In pendenza, massima attenzione alla sicurezza
Gli agricoltori che lavorano in montagna conoscono bene quante insidie si nascondano dietro alle pendenze. Ecco quali sono i rischi e come prevenirli.
Gli agricoltori che lavorano in montagna conoscono bene quante insidie si nascondano dietro alle pendenze. A maggior ragione quando si realizzano e si movimentano rotoballe, che per la loro conformazione rotonda rischiano di rotolare sul terreno sfuggendo al controllo e rappresentando un pericolo anche per terzi.
Per prevenire incidenti sul lavoro quando si opera su terreni declivi è pertanto fondamentale tenere altissima l’attenzione e seguire alcuni accorgimenti, come quelli suggeriti dalla regione Piemonte, che ha stilato una scheda di sicurezza al fine di dare agli operatori in montagna indicazioni e suggerimenti in merito allo scarico, trasporto, deposito e accatastamento delle rotoballe.
Sono infatti questi i punti cruciali della raccolta del foraggio in rotoballe, in considerazione anche del fatto che, operando con rotoimballatrici ad alta densità, le rotoballe oggi possono raggiungere un peso oltre 10 quintali l’una, con gravi rischi in caso di manovre incaute.
Lo scarico
Il primo aspetto da considerare per prevenire infortuni riguarda lo scarico della rotoballa sul terreno durante le operazioni di raccolta sul campo.
Prima di scaricare la balla dalla rotoimballatrice, l'operatore deve, infatti, valutare l’eventualità che, a causa della pendenza, la rotoballa possa rotolare via. Lo scarico su terreni di collina o montagna può infatti compromettere la stabilità della rotoballa con conseguenti rischi per chiunque si trovi sulla traiettoria.
In caso di terreni in pendenza l'operatore deve dunque spostare l’area di scarico, individuando un tratto di terreno abbastanza pianeggiante per accogliere le rotoballe. In ogni caso è sempre buona regola posizionare la balla in senso opposto alla pendenza, riducendo ulteriormente il rischio di rotolamento.
Il trasporto
Riguardo al trasporto delle rotoballe i maggiori pericoli sono legati ad un caricamento errato delle balle sul rimorchio con una disposizione instabile delle stesse. Il primo suggerimento a garanzia della sicurezza è quello di utilizzare sempre idonei sistemi di legatura ed ancoraggio del carico, affinché esso rimanga stabile e compatto anche in caso di frenata.
Ovviamente nessuno deve salire sul carro a fianco delle balle o addirittura sopra di esse durante il trasporto. L’operatore deve poi prestare massima attenzione alla stabilità del carico durante il superamento di fossi, scarpate e strade dissestate.
Il deposito
Anche il deposito delle rotoballe rappresenta uno dei punti cruciali della sicurezza. In genere l’accatastamento delle rotoballe viene realizzato a "colonne", poggiandole a terra facendo combaciare le parti piane, o a "rotoli", poggiandole al suolo con la parte curva a file soprastanti sfalsate.
L’accatastamento a colonne, pur rappresentando la soluzione meno stabile, permette di utilizzare maggiormente lo spazio disponibile e per questo viene spesso preferito nelle sistemazioni sotto capannoni e tettoie.
In questo caso le condizioni di pericolo sono tanto più elevate quante più balle si sovrappongono, fino a diventare molto elevate oltre le 4 unità (circa 5 - 6 metri). Tra l’altro non si deve dimenticare “che, specie nei vecchi fabbricati, le murature non sempre resistono alle spinte orizzontali trasmesse dalle colonne di rotoballe o dalle forche in fase di inserimento”, per questo è sempre buona cosa non fare affidamento su di esse per il contenimento.
L’accatastamento a rotoli fornisce maggiori garanzie di stabilità, a patto che vengano adottati alcuni accorgimenti, come quello di porre ai lati delle balle inferiori robusti cunei atti a trattenerle in sito e di tenere sempre in posizione arretrata la balla terminale dei rotoli superiori ad evitare cadute in senso longitudinale.
Durante le manovre di carico e scarico è inoltre opportuno verificare sempre che nessuno si trovi nel raggio d'azione della trattrice e nella zona di possibile caduta delle balle.
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