focus view on plant growing

La semina diretta è una tecnica di coltivazione minima utilizzata nell’agricoltura conservativa. È una tecnica agricola che consiste nell’eliminazione di tutte le operazioni di lavorazione del terreno prima della semina.

Sono vietati il rivoltamento e l’aratura del terreno, la lavorazione del terreno a strisce (strip-tillage) e la coltivazione delle stoppie, anche superficiale. Questa tecnica deve essere affiancata da pratiche agronomiche supplementari, quali ad esempio la copertura permanente del suolo (residui colturali o fertilizzanti “verdi”) e la gestione della rotazione delle colture. La semina diretta può essere eseguita su residui colturali o su colture di copertura (i cosiddetti cover crop). La semina diretta costituisce un grande risparmio di tempo e una riduzione dei costi rispetto ai metodi tradizionali o a quelli di minima lavorazione (min-till), che riducono soltanto la lavorazione del terreno. Per lavorare con il metodo di semina diretta, è necessaria una seminatrice monogerme equipaggiata con denti o dischi, in modo da aprire il terreno e sollevare o tagliare i residui prima di impiantare il seme.

Scegliere la tecnica di semina diretta

Esistono determinati prerequisiti per il metodo di semina diretta, correlati al terreno. Il terreno superficiale (da 0 a 10 cm) non deve essere compattato. Negli strati inferiori (10-30 cm), il diametro delle zolle deve essere inferiore a 15 cm. Se i prerequisiti sono rispettati, le operazioni di semina possono proseguire per le colture abitualmente impiantate nelle nostre regioni. Prima di iniziare la semina diretta, un passaggio con un attrezzo per la lavorazione del terreno aiuterà a livellare la superficie e a ridurre le dimensioni delle zolle.

soil testing by two individuals after direct drilling

Semina diretta: perché?

Storicamente, gli agricoltori sono passati alla semina diretta per motivi legati alla riduzione dei costi, forse per compensare la riduzione del reddito derivante dalla loro produzione, come pure la riduzione dei sussidi e delle sovvenzioni nel settore agricolo. L’obiettivo può essere inoltre quello di ottenere risparmi su larga scala in caso di espansione dell’attività. La tecnica, che è uno dei fondamenti dell’ASC (agricoltura conservativa del suolo), non è mai stata così attuale. Il rapido cambiamento delle condizioni climatiche, con periodi di siccità sempre più frequenti, sta spingendo gli agricoltori ad adottare metodi che non prevedono l’aratura. 

I vantaggi della semina diretta 

La semina diretta comporta vantaggi in termini di costi: riduzione dei costi di meccanizzazione, carburante, apporti e impianto. I vantaggi agronomici sono l’aumento del contenuto di carbonio nel terreno superficiale, la copertura del suolo per limitare l’erosione e l’aumento della fertilità, grazie alla maggiore quantità di materia organica (copertura vegetale in decomposizione) e all’attività biologica nel suolo. La lavorazione del terreno trattiene meglio l’acqua e riduce la lisciviazione dei nitrati, oltre a incrementare la biodiversità di flora e fauna. 

Fonte: Arvalis. Choosing your tillage tools, Arvalis, 2010.